Abbraccio il mio cane e l’odio si trasforma…

Tra le varie storie che mi avete scritto ce n’è una che mi ha colpito particolarmente e che voglio condividere con voi, anche se non parla di una vera e propria adozione.
E’ una storia diventata anche un libro, “Vicino alle stelle”, che parla di quanto la famiglia, un cane e la corsa possano letteralmente salvare la vita.

Sono temi dove mi rispecchio totalmente, gli affetti, lo sport che aiuta a scaricare e…ricaricare, l’amore di un cane che trasforma ogni broncio appena varchi la soglia di casa. Eh si, tutti noi combattiamo con delle sofferenze, ma ognuno reagisce in modo diverso.

“Il libro parla di una parte della mia vita, dalla separazione alla rinascita come atleta estremo… La solitudine, Krash, mia figlia, la morte dei miei genitori, le mie sorelle e le mie imprese. Io potevo finire al bar a ubriacarmi, a giocare ai videopoker, far del male alla mia ex… Ho scelto la via della rinascita, perché tutto parte da dentro, abbiamo una strada da percorrere.”

E questa strada Marco Chinazzo la percorre correndo, affiancato per km e km di strada dal suo Angelo custode a 4 zampe!

“Krash per me è equilibrio, con lui non sono mai solo.
Ad oggi voglio bene alla mia ex moglie, é anche un modo per dimostrare quanto voglio bene a mia figlia.
Tutto questo é stato graduale, non sai quante volte l’odio abbia invaso i miei occhi, ma altrettante volte ho abbracciato il mio cane e l’odio si é trasformato.”

Sono parole forti e assolutamente veritiere, quanto potere…
Ma leggiamo la sua storia, dove l’uso di quelle parole è sapiente, perché lascia parlare il cuore.


“Il 13 ottobre 2008 il mio matrimonio si spezza, dopo poche parole si intuisce che l’amore tra noi è finito. Quello stesso giorno nasceva a 100 km di distanza il mio vero amore, puro e cristallino come l’acqua… Krash.
È inutile rimarcare il perché della mia separazione ma è importante capire che tutto questo è stato molto doloroso, soprattutto perché non avrei più vissuto un rapporto stabile con mia figlia Rebecca, 8 anni.
Abbiamo passato quasi un mese d’inferno e il tempo vissuto insieme non era mai goduto ma sempre triste e stressato. Poi un giorno abbiamo deciso di cercare un pastore tedesco (un mio sogno da bambino) e via alla ricerca, approfittando per fare le gite al sabato!
Ecco, Krash è arrivato in casa nostra a 29 giorni, un batuffolo di pelo che la mamma non riusciva più ad allattare.
Nel giro di pochi giorni lui è riuscito a cambiare la mia vita, il rapporto con mia figlia e il mio lavoro. Lui mi ha ridato fiducia e voglia di vivere.
Allora non sapevo che Krash sarebbe diventato un mio compagno di viaggio ma sapevo che tra noi non sarebbe stata un’amicizia comune. Con Krash ho corso 673 km da Cortemilia a L’Aquila nel 2012

e il giro d’Italia, 3600 km nel 2013.


Oggi Krash ha 10 anni e vive libero in cascina, ogni giorno ci facciamo una passeggiata/corsa nei boschi. La sua felicità è una mia prerogativa, ora sono io che mi devo prendere cura di lui, devo restituire l’amore che lui ha regalato a me.
Credo che ognuno di noi abbia molte qualità nascoste, il cane le rende visibili e vivibili.
A volte al cane si dedicano attenzioni che solitamente non dimostriamo a nessun essere umano. Il nostro cane non scinde da noi, il nostro cane è una parte di noi… quella vera.
Mi capita spesso di pensare al dopo Krash e non faccio altro che pensare di voler scappare… sto programmando i deserti per fuggire dalla realtà di un mondo senza il mio cane.
Passo le giornate a lavorare in sua compagnia, lo coccolo… penso ai suoi giorni di vita ancora da vivere, si giorni, così mi ricordo di godermeli tutti.
Mi sento fortunato ad avere incontrato il mio cane, il mio spirito guida.
Ha cambiato la mia vita per sempre.”

Grazie Marco per tutto ciò che scrivi e che hai deciso di condividere.
…E grazie di cuore a Krash! Belli voi!!! 🙂

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