Francesca Dallapè

Inizia con i tuffi a 6 anni e le prime gare intorno agli 8, esordisce così la futura campionessa Francesca Dallapè, in origine affiancata dall’atleta Noemi Batki (ungherese e naturalizzata italiana) e successivamente insieme a Tania Cagnotto, con cui raggiunge un’armonia perfetta. Questa coppia lascia infatti il segno vincendo 8 ori consecutivi agli Europei nel sincro da 3 mt, 2 argenti mondiali nel 2009 e 2013, e come dimenticare il meritatissimo argento alle Olimpiadi di Rio 2016.
Dopo l’ultima grande vittoria, sogno di qualsiasi atleta, Francesca si sposa e resta in dolce attesa. Oggi è mamma di una dolcissima bambina, Ludovica, e ci racconta come è stato vivere tutte queste bellissime emozioni una di seguito all’altra.
Ironia della sorte, anche Tania ha da poco partorito e le loro figlie hanno solo 9 mesi di differenza. Anche nella vita privata vanno quasi in sincro! Chissà se riprenderanno a gareggiare insieme? Tokyo 2020 è alle porte!…

Quando hai saputo di essere incinta, come hai gestito l’interruzione dell’attività sportiva?
E’ stato un distacco immediato, ho finito la gara il 7 Agosto e sono rimasta subito incinta, così ho sentito meno la nostalgia dello sport.
Dal punto di vista fisico ero pronta per un’Olimpiade (Rio 2016) e quindi con qualche chilo in meno, questo mi ha aiutata a partire con il piede giusto nella gravidanza.

Com’è andato il periodo di dolce attesa?
Ho avuto una gravidanza serena e per fortuna è andato sempre tutto bene.
Anche il parto è stato bellissimo, veloce e particolarmente emozionante, in quanto ho deciso di partorire in acqua.
E le fortune non si sono esaurite…Ludovida è molto brava, ha dormito quasi da subito per tutta la notte, a parte il primo mese e mezzo. Per me è stato fondamentale per recuperare facilmente le energie.

E da neo mamma te la sei cavata bene?
Pensavo di diventare una mamma molto ansiosa ma in realtà non è andata così. Il primo mese il rapporto tra me e mia figlia è stato piuttosto esclusivo e simbiotico, dovevamo conoscerci e stabilire il contatto.
Come detto lei è davvero bravissima e in più ho potuto contare sul grande sostegno da parte di mia mamma che abita vicino ed è sempre molto disponibile a fare la nonna!
Con queste premesse, sono riuscita lentamente a riprendere l’attività fisica che dopo 9 mesi iniziava proprio a mancarmi.

Hai praticato sport durante i nove mesi?
Ho fatto tutti i giorni lunghe camminate con i miei 2 cani e un po’ di palestra fino al sesto mese. Ho anche provato un corso di acqua gym ma l’ho trovato monotono (ride).
Inutile dire che rispetto alle sei ore di allenamenti quotidiani che facevo prima, il carico si è ridotto drasticamente, all’incirca ad un’ora o poco più. Lo sport è come una droga, dopo tanti anni di intensa attività mi sono goduta solo i primi mesi a riposo, ma col passare del tempo si è fatta sentire sempre di più la mancanza di quella sana fatica quando pratichi sport.

Come hai vissuto la metamorfosi del tuo corpo durante la gravidanza?
Diciamo che non sono una di quelle mamme che afferma “quanto è bella la pancia”! Questo cambiamento così forte, soprattutto gli ultimi mesi quando la pancia è diventata ancora più grande, non l’ho apprezzato tantissimo.
Ovviamente ho amato l’idea di avere la mia piccola creatura dentro, ma la sensazione di tornare nel mio corpo dopo il parto mi ha dato sollievo. E non mi riferisco solo all’aspetto, ma anche alla mobilità.

Che tipo di alimentazione preferisci?
Mangio un po’ di tutto, la carne solo un paio di volte alla settimana, tante verdure, orzo, farro e preferisco alle farine raffinate quelle più grezze ed integrali. Durante la gravidanza ho preso 13 chili, la mia alimentazione è rimasta la stessa, ma ho solo cercato di ridurre i carboidrati.

Ho visto sui social che porti con te Ludovica anche in palestra, ti piacerebbe un giorno che seguisse le tue orme?
Lo sport in generale credo sia una scuola di vita, un insegnamento per affrontare qualsiasi tipo di problema. Aiuta a gestire con costanza quei momenti dove si fatica a raggiungere dei risultati.
Salute, disciplina, regole e saper affrontare meglio le difficoltà, tutti aspetti positivi che vorrei l’accompagnassero nella vita.
Certo, cercherò di trasmettere a Ludovica tutto questo, ma lascerò a lei la scelta dello sport da praticare e mai la costringerò a fare qualcosa che non desidera.

Tania ha dichiarato: «Al di là di quello che può sembrare, Francesca in gara è più calma di me. Sul trampolino io sembro serena ma soffro tanto: ieri ho pianto tre volte prima della gara. Per lei invece ero preoccupata zero, non è facile trovare una persona capace di reggere così le tensioni e di questo la ringrazio». Sei d’accordo con quello che dice?
Caratterialmente ho lavorato tanto su me stessa.
Sono sempre stata capace di esprimere le mie emozioni, sia belle che brutte, ma mai trattenendo nulla. Spesso si tende a reprimere la parte negativa che noi tutti abbiamo, io invece esterno ogni cosa e così mi sfogo.
All’inizio mi preoccupavo del giudizio degli altri sulle mie debolezze, ma col tempo ci ho lavorato fino a vedere questo aspetto di me come un punto di forza, perché liberarsi dei pesi fa vivere meglio e aiuta a reagire!
Oggi sono molto centrata e consapevole dei miei mezzi, nella vita e anche durante le gare.

Fotostudio Gasperini

Mesi e anni di lavoro che si esauriscono in pochi minuti di gara. Oltre alla preparazione fisica serve la massima concentrazione… Come ti ‘alleni’ in questo senso?
Dal 2007 sono seguita da una psicologa sportiva che mi ha aiutato tantissimo per la conoscenza di me stessa, ovviamente a beneficio anche dello sport. Lavorare su tanti piccoli tasselli, dentro e fuori dalla mia vita da atleta, mi ha col tempo regalato una maggiore solidità.

Sbagliare tra le due e sentirsi in colpa o essere penalizzata dall’errore dell’altra? …
Lavorare in coppia è sempre una responsabilità, l’errore può capitare ma se si vince, si vince in due, se si sbaglia si perde in due.
Ad ogni modo, dovendo scegliere tra le due condizioni, forse preferirei non essere io a sbagliare, perché sarebbe difficile sopportare il peso di aver penalizzato la mia compagna, sono una persona abbastanza altruista e il bene degli altri mi sta a cuore.

Ho letto che vorresti tornare a gareggiare alle Olimpiadi di Tokyo 2020…a che punto sei con i tentativi di convincimento di Tania?
Per il momento la sto lasciando tranquilla, è da poco nata la sua bimba ed è giusto che la sua attenzione sia tutta per lei e che si goda questo momento. Ne riparleremo quando saranno passati almeno 6 mesi…chissà!

Lo scorso Dicembre 2017 a Bolzano hai fatto la tua mia prima gara (trampolino di 1 metro) dopo la maternità, che sensazioni hai provato?
E’ stata davvero una forte emozione, sinceramente non mi aspettavo che mi tremassero le gambe e le mani prima della gara, pensavo di aver superato queste fasi. Dopo il periodo di fermo mi sono ritrovata a gestire le stesse sensazioni che si provano agli inizi, mi ha colto di sorpresa ma la prossima volta sarò più preparata.
Ho ripreso ad allenarmi una volta al giorno anziché due, vorrei riuscire a fare le gare italiane, circa cinque o sei, intanto per dare una base.

Tania è stata una concorrente di “Dance Dance Dance”, ti piacerebbe partecipare ad un Talent o un Reality?
Mi piace partecipare a “Ballando con le stelle”, sarebbe bello vivere questa esperienza!

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