Mike Maric, il “nutrizionista” del respiro

In passato uno dei miei incubi più ricorrenti era di trovarmi in mare sotto una lastra di ghiaccio e non trovare più la via d’uscita.
Direi piuttosto angosciante e decisamente tralascio qualsiasi tipo di interpretazione onirica…ma quel senso di apnea forzata e fiato sospeso mi è rimasta un po’ addosso.
E diciamolo pure, quante volte questa sensazione ci assale anche fuori dall’acqua?! Quante persone vivono attacchi di ansia e di panico? Ahimè tante e appena usciamo dalle comfort zone o viviamo qualche tensione, improvvisamente ci dimentichiamo della nostra più potente àncora: il respiro.
Lo sa bene Mike Maric, nativo di Milano ma cresciuto in Croazia, dove negli anni si avvicina al mare fino a diventare uno tra i più forti apneisti del mondo in più di una specialità vantando numeri da record: 6 min e 15 secondi in apnea, immerso per 70 mt di profondità nel mare, percorsi 120 mt di un cubo in mare e 150 mt in piscina!

Io e Mike ci diamo un appuntamento telefonico e lo trovo in transfer all’aeroporto di Napoli al termine di una giornata di formazione sulla gestione dello stress e delle emozioni, proprio attraverso tecniche di respirazione, ma non solo.

“La mia passione per l’apnea e le mie conoscenze mediche li ho trasformati in un lavoro.
La mia missione è proprio quella di aiutare le persone, cerco di riuscire a portare la forza della mente e del respiro alla portata di tutti, su basi medico scientifiche.”

Mike è anche autore del libroLa scienza del respiro”, dove parla attraverso il suo vissuto, la passione per la scienza, la medicina, la ricerca forense. Ma le sue fughe in apnea attraverso i viaggi e le gare a cui partecipa subiscono un duro colpo con la perdita in mare di un caro amico e finisce lui stesso per vivere forti tempeste emotive, da cui ne esce ‘trovando’ proprio il suo respiro.

“E da qui nasce tutto quello che faccio, propongo una serie di ricette di sana respirazione modello Marco Bianchi (Chef della Fondazione Umberto Veronesi che firma anche la prefazione del libro), dove divulgo scientificamente il perché sia utile la respirazione, spiego meglio cosa sia e come funziona il diaframma, aggiungo qualche pillola di esperienze con i delfini e suggerisco delle ricette con consigli pratici, come la tisana del buon respiro, che aiuta a togliere gli stress ossidativi che abbiamo indotti dalla vita.”

Queste ‘ricette’ di respirazione mi rievocano molto la meditazione, disciplina che Mike pratica anche se l’impronta del libro è decisamente medico-scientifica piuttosto che olistica, come lo stesso titolo conferma.
Ma parlando con lui non si può non percepire quella magia che vive al confine…

“Reputo l’apnea una delle forme più congiunte di grande consapevolezza, bisogna essere fisicamente molto performanti, mentalmente forti ed equilibrati, conoscere il proprio limite per riuscire a spostarlo, avere una grande capacità respiratoria.”

La vasta conoscenza di questa materia Mike la trasmette anche a grandi campioni dello sport del calibro di Federica Pellegrini, Filippo Magnini o giovani promesse del nuoto, che con l’elemento acqua hanno già una discreta familiarità, ma anche ad altri atleti di discipline diverse, come Paolo Pizzo (scherma) o Sara Cardini (Karate), che Mike allena sia fuori che dentro l’acqua, per spingerli in una condizione di stress al fine di imparare a gestirlo, e attraverso le tecniche di respirazione lavora poi sulle Performance.
Dallo sport all’intrattenimento, scopro che Mike ha preparato anche Marco Ferri, concorrente quest’anno dell’Isola dei Famosi, che nella prova di apnea si guadagna ovviamente il titolo di Leader! 😉

Ma se la preparazione di questi atleti avviene in piscina, per Mike lo scenario cambia verso le profonde acque del mare, popolato da creature meravigliose con le quali interagisce e, ancora una volta, trae insegnamento e supera i suoi blocchi.
Mi racconta infatti dei suoi incontri ravvicinati con delfini e squali, immerso nella meravigliosa natura subacquea, alla ricerca di uscire proprio da quelle comfort zone che spesso ci tengono legati…

Immaginare questi mondi e questo straordinario vissuto emoziona solo al pensiero ma, in misura diversa, ognuno di noi può andare altrettanto in profondità per esplorare se stesso, anche ‘solo’ attraverso il respiro

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